ULTIMI GIORNI (4)
Stanotte non ho
dormito. Ho sentito un rumore strano, nuovo. Qui, isolato, sono abituato ai
suoni della natura. Ma non era un animale, non era il vento. La casa è in legno
e gli scricchiolii sono all’ordine del giorno e so riconoscerli. Ogni casa, di
notte, esplode in strani rumori, in città e in montagna. Nel silenzio e nel
buio della notte, quei suoni appaiono minacciosi, giganteschi: c’è qualcuno in
casa e si avvicina al mio letto furtivamente? Posso aprire gli occhi e
controllare, anche se sono girato verso il muro e potrei trovarmi davanti un
mostro? E come posso fare se mi sento paralizzato dal terrore? Io li ho aperti,
mi sono alzato e sono uscito. Dentro era tutto come al solito. Forse delle
voci, delle persone? Nessuno. Con la torcia ho controllato. Nessuno. Ho fatto
un bel giro nonostante il freddo. Poi mi sono seduto sul divano e ho acceso il
camino, senza più riuscire a dormire. La natura del rumore mi rimane ancora ignota,
ma basta poco, è bastata questa piccolissima e insignificante interruzione alla
mia routine per farmi precipitare nel panico, nell’ansia, nella perdita delle
mie semplici ma importanti certezze. Che cos’era poi? Perché non sono riuscito
almeno a identificarlo? Forse... no, impossibile.
Spero che il suono del
fuoco, il crepitio della legna che si consuma, riesca a calmarmi come ha sempre
fatto.
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