Ultimi Giorni (5)
Scrivo
oggi perché ieri non avrei potuto. Troppo forti le emozioni, avevo bisogno di
comprendere meglio, ma è ancora tutto fumoso, tutto così inesplicabile. Qual è
il significato di ciò che ho vissuto?
Era
pomeriggio e stavo tagliando la legna. Speravo di stancarmi per dormire meglio.
Una volta finito sono rientrato in casa, l’aria era fredda, ormai la sera e il
buio ricopriva tutto. Sentivo però un’ansia dentro, un sentimento che non mi
faceva rilassare. Ho deciso quindi di uscire e di passeggiare. Mentre
camminavo tra gli alberi mi è sembrato di sentire lo stesso rumore che mi aveva
svegliato e inquietato nei giorni precedenti. Un’eco lontano, nulla di
chiaramente definibile. Intenzionato a capire qualcosa in più, ho iniziato a
seguire il rumore, cosa che si è rivelata molto complessa. Sembrava provenire
da tutto il bosco, quasi a circondarmi, a seguirmi. All’improvviso ho deciso di
rinunciare e di tornare a casa, ma è balzata ai miei occhi, non lontano da dove mi trovavo, una
grotta con una piccola entrata. Nulla di evidente, infatti non l’avevo mai
notata, anche se sono sicuro di essere già passato in quella zona.
Dentro,
la grotta non era molto profonda, il cuore mi esplodeva nel petto, il suono
aumentava. Il buio, la notte fuori, tutto veniva spezzato da due torce, rette
da due ragazze, non saprei dire l’età, ma reggevano due torce. Due ragazze in
una grotta isolata in un bosco, di notte, con due torce. E ridevano. Una risata
inquietante, stridula, eccessiva, che mi avrebbe dovuto mettere in guardia e
far indietreggiare, ma le mie gambe erano paralizzate, gli occhi sbarrati
davanti a una situazione grottesca e irreale. Gli occhi che si fissavano tra di
loro, le torce una nella mano destra l’altra nella sinistra, la risata, quel
suono che era arrivato fino alla mia casa, che aveva riempito il bosco. Forse
lo avevo sognato? Era possibile?
Continuando
a reggere le torce, la risata all’improvviso si fermò e si accorsero della mia
presenza: la faccia divenne seria, adirata, gli occhi fissi su di me, come a
rimproverarmi di qualcosa. Le avevo interrotte? Il loro sguardo mi fece
sprofondare nel terrore, iniziarono ad alzarsi lentamente, gli occhi sempre
fissi nei miei. Finalmente il mio corpo rispose e mi lanciai fuori, correndo
fino alla mia casa, chiudendomi dentro. Mi avevano seguito? Ho trascorso la
notte in bianco, paralizzato dalla paura. Nessuno si è mai avvicinato alla mia
casa, facendomi dubitare di ciò che avevo visto.
Oggi,
passato un giorno, ancora mi chiedo: era tutto reale?
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