ULTIMI GIORNI (6)


 

Ho impiegato alcuni giorni a riprendermi. Dovrei cercare di rasserenarmi, provare a vivere con meno tensioni continue, nonostante il periodo. È dannatamente difficile ma è l’unica soluzione per evitare di impazzire. Ho portato tre libri con me, sono ancora nella borsa. Devo iniziare a leggerli, ritagliarmi dei momenti di tranquillità. Anzi, a rileggerli. Per non rischiare di incorrere in un libro brutto e noioso, ho portato solo romanzi già letti e amati. La notte silenziosa esplode di James Turner, Cielo infinito di William Nate e Mille vite in un giorno di Theresa Parker. Tre capolavori che mi hanno segnato profondamente. Mi dirigo verso la borsa, decidendo mentalmente da quale inizierò: James Turner. Letto tanti anni prima, troppi. Ormai ricordo le sensazioni che ho provato ma della trama mi è rimasto solo un accenno.

Nella borsa trovo solo due libri, manca proprio La notte silenziosa esplode. Eppure ricordo di averlo inserito. Inizio a girare in casa ma nulla: introvabile. Troppi eventi strani disturbanti, mi blocco e penso: l’ho davvero messo nella borsa? Ricordo il momento esatto in cui l’ho fatto? No. La storia di William e della sua discesa nella follia, un evento tragico che lo segna e che cambia definitivamente la sua percezione del mondo. Il suo continuo isolamento mentre la vita intorno a lui precipita per un motivo che ora non ricordo.

Mi tremano le gambe e rimpiango di non avere internet: ho mai letto questo libro? Ho mai sfogliato le sue pagine? James Turner esiste? Vorrei ricordare tutta la storia ma non riesco. Ho chiaro in mente il libro, la sua suggestiva copertina, lo vedo davanti ai miei occhi. Eppure mi ritrovo a non essere sicuro di nulla.

Mi ritrovo solo, sperduto, devastato dagli eventi. Nel pieno dei miei ultimi giorni. Solo miei?


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