I vivi e i morti

 



Se esiste l’anima, cos’è? Un’energia incorporea che ci sopravvive? Abbandona l’involucro e viaggia in questa o altre dimensioni. Ma la memoria? I ricordi risiedono solo nel cervello? E se così fosse, morire sarebbe un risveglio, una seconda venuta al mondo, una seconda nascita. Ma quando nasciamo abbiamo i nostri genitori ad accoglierci, a guidarci. Nella nostra seconda venuta al mondo chi ci guiderà? Chi ci accoglierà e aiuterà a capire? Saremo abbandonati, viandanti solitari che cercano una via o incontreremo altri come noi, confusi e smarriti?

E se i ricordi, invece, fanno parte della nostra anima e sopravvivono alla morte, saremo in grado di sopportare il dolore, lo smarrimento, l’atroce distacco che subiremo da chi amiamo e vogliamo disperatamente? Come potremo lasciare i luoghi della nostra vita e non seguire più i nostri compagni di viaggio. Chi ci consolerà dal trauma? Altri come noi, angeli, il silenzio?

Possiamo solo sperare che ogni mutamento, ogni possibile scenario sia meno doloroso possibile e apra nuove strade verso avventure inimmaginabili. L’unico desiderio è che potremo chiedercelo e non rimanere in silenzio nel buio.






Commenti

  1. Tante domande, ma tu hai una tua risposta? Io sono profondamente convinto che non c'è veramente niente di veramente empirico, visibile, misurabile, insomma probabile con un metodo in qualche modo scientifico, che indichi l'esistenza di un qualcosa alla quale si possa dare il nome 'anima', e su quella mi baso...

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    1. Risposte non ne ho, solo riflessioni e interrogativi. Ma il metodo scientifico non mi basta.

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