Guerre




Quanti uomini hanno governato in così tanti anni di storia umana? Quante donne? Affrontare i nostri eventi, i nostri cambiamenti, riflettendo su questo: quante guerre? quanti morti? Dopo millenni, il pensiero è sempre identico: l’uomo è superiore, la donna è subordinata. Non esiste una spiegazione, è un dogma. L’uomo comanda ed è responsabile di tutto, la donna deve subirlo e, a volte, vittima dell’educazione e del sistema, accettarlo consapevolmente. Donne che giustificano i comportamenti degli uomini perché è ciò che hanno imparato, è ciò che conoscono. Quanti uomini sono passati dai più influenti posti di comando? Quante donne? L’uomo è più forte, intelligente, capace, tra un uomo e una donna va sempre scelto l’uomo. Premiare una donna è sempre una concessione e nasconde qualcos’altro. Se un problema riguarda le donne se ne discute con uomini. Il modello è questo, radicato in ogni continente, nazione, città, famiglia.  E dove ci ha portato questa situazione? Chi si è fermato a pensarci? Quante donne farebbero massacrare uomini, donne e bambini senza alcun problema, ritenendo la cosa giusta per raggiungere un obiettivo.

Che mondo abbiamo costruito, che mondo continuiamo a perpetrare. Fermiamoci a pensare ogni tanto senza dare tutto per scontato, senza affermare che ciò che è stato fatto finora va replicato all’infinito perché è corretto. Il mondo rimane un luogo tutt’altro che corretto.


Illustrazione di Andrea Piras


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